Grande partecipazione quest’anno al SAFAP!
Più di 400 presenze e alto impegno nelle presentazioni.
Dal 2004 ad oggi si configura come il più rilevante appuntamento nazionale di confronto tecnico-scientifico del settore; la presentazione dei risultati delle ricerche e dei nuovi studi, sulle tematiche di sicurezza delle attrezzature a pressione, e relative esperienze maturate nella pratica della prevenzione.
Tra gli argomenti trattati:
Integrità Strutturale – Materiali e Meccanismi di Danno – Progettazione e Prefabbricazione – Rischi Natech – Diagnostica – Analisi dei Rischi – Direttiva Seveso – Sala Poster
In cosa siamo stati coinvolti a questa edizione? quali novità?
Quest’anno tre reparti di VED hanno dato la loro diponibilità per collaborare con il comparto tecnico/ingegneristico di INAL; nello specifico abbiamo partecipato a due presentazioni in pubblico ed una rassegna poster.
Al SAFAP, ogni due anni, vengono pubblicate decine di memorie su studi e ricerche per le soluzioni di problematiche legate al mondo delle apparecchiature a pressione; VED da oltre 40 anni nel campo del PROBLEM SOLVING ha esposto le tematiche seguenti:
- Come prevenire i danni durante la manutenzione alla bulloneria dei giunti flangiati
- Migliorate le caratteristiche dell’STP: il tappo filettato per escludere tubi di scambiatori a fascio tubiero
- Sviluppi sull’impiego dei materiali compositi per le riparazioni di linee ammalorate per effetti della corrosione
In questa sede focalizzeremo l’attenzione sul primo tema, del quale è già stata pubblicata l’intera memoria ed il poster (Leggi l’intera memoria presentata al SAFAP su LinkedIn o scarica il pdf) e risponderemo alle domande:
- Quali sono gli elementi che compongono un giunto flangiato inbullonato con interposta guarnizione?
- Che tipo di danni sono stati riscontrati durante le manutenzioni a queste tipologie di giunti?
- Quali considerazioni si sono raggiunte a fronte dei test eseguiti per la ricerca di soluzioni?
- Che tipo di soluzioni vengono proposte?
Premessa
Sembra un controsenso asserire che possano sorgere danni durante le fasi di manutenzione, per ripristinare le funzionalità delle apprechiatture da manutenzionare, ma è una realtà assodata che in alcune condizioni il danneggiamento sia provocato dalle attività manutentive. VED ed INAIL presentano le soluzioni da applicare nelle fasi di assemblaggio dell’apparecchiatura per evitare danni ulteriori durante le manutenzioni successive.
Quali sono gli elementi che compongono un giunto flangiato inbullonato con interposta guarnizione?
Per chi non ha mai visto e sentito parlare di giunti flangiati, e desidera continuare ad approfondire le proprie conoscenze in merito, spieghiamo subito che tutte le volte che bisogna collegare più elementi tra di loro, all’interno dei quali passi un fluido (liquido/gas), per evitare che vi sia una perdita dalla giunzione verranno utilizzati degli ancoraggi (bulloni&tiranti) che avvicinano i due elementi al punto tale che la guarnizione postavi in mezzo faccia tenuta. Quindi gli elementi necessari per serrare un giunto saranno: due flange, tiranti/bulloni e la guarnizione.
È possibile utilizzare altro? Si, le rondelle (washers) e lo vedremo più in seguito in quest’articolo.
Che tipo di danni sono stati riscontrati durante le manutenzioni a queste tipologie di giunti?
Durante il disserraggio delle aste filettate (tiranti) per lo smontaggio delle apparecchiature talvolta si incontrano problemi di grippaggio dei dadi sulle aste, soprattutto dove le temperature di esercizio sono elevate. Questo accade perchè la filettatura è stata compromessa; il carico che bullone o tirante devono sopportare e l’aggiunta di una temperatura elevata innescano delle deformazioni plastiche sui filetti sino a creare un unico blocco vite-dado. Sarà necessario quindi distruggere l’asta mediante taglio ossiacetilenico.
Ma vi sono altre condizioni che connesse tra loro innescano una serie di ulteriori danneggiamenti. L’immagine seguente, estrapolata dal Poster, ce li mostra:
- danni causati dalla scarsa fattura dei dadi
- fenomeni d’incasso dei dadi sulla superfice della flangia
- danneggiamento dei primi filetti del dado
Quali considerazioni si sono raggiunte a fronte dei test eseguiti per la ricerca di soluzioni?
In laboratorio sono state replicate le medesime condizioni operative così da poter esaminare il comportamento e, mediante l’utilizzo di strumenti di misura, rilevare i dati da sottoporre a studio. Per l’intero testo esplicativo vi rimandiamo alla “memoria integrale”, ma evidenziamo a seguire i dettagli tecnici più rilevanti:
- L’elevata temperata gioca un ruolo significativo nell’innescare i fenomeni di grippaggio
- Utilizzando le rondelle (washers) viene ridotto il coefficiente di attrito tra dado e flangia
- È possibile ripartire il carico di trazione su un numero maggiore di filetti mediante l’uso di whasher concave a contatto con il dado
- È possibile distribuire il carico su più filetti del dado, asportando i primi 3, evitandone così il grippaggio
Che tipo di soluzioni vengono proposte?
La soluzione comprende un’efficace azione preventiva, scegliendo di integrare la tiranteria con l’accoppiata vincente di dadi e rondelle (washers) realizzati con una geometria tale da limitare eventuali fenomeni di grippaggio. In questo modo i carichi di serraggio vengono meglio distribuiti e si evitano gli ulteriori danni su flangia e tiranti.
L’immagine seguente riepiloga nel dettaglio come le modifiche applicate a dadi e rondelle sono di grande vantaggio nell’evitare il deterioramento della bulloneria realizzando un accoppiamento più affidabile e sicuro: