GFE – Gestione Fugitive Emission

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GFE Mission

I benefici derivanti dall’implementazione del programma
sono molteplici e non solo in materia ambientale.

Il programma LDAR consente il controllo ed il contenimento delle emissioni di sostanze organiche e/o pericolose dai componenti di un impianto quali Valvole, Flange, fine linea, tenute pompe/compressori/agitatori. Detti componenti infatti, a causa del deterioramento naturale dei materiali costituenti, generano delle perdite di entità sempre crescente, denominate “Emissioni Fuggitive”. Se non sottoposte a controllo, tali “emissioni fuggitive” possono dare luogo ad ingenti perdite di prodotto con tutte le conseguenze che ciò comporta dal punto di vista della sicurezza, dell’ambiente ed economico (spreco di prodotto). L’implementazione di un programma LDAR (Leak Detection And Repair) permette l’individuazione delle sorgenti critiche e consente l’esecuzione di interventi di manutenzione mirati, che garantiscono un significativo abbattimento delle emissioni. 

“L’applicazione corretta di un valido programma LDAR abbatte le emissioni del 70-80% già dopo un anno.”

I benefici del programma LDAR

  • Ambiente: abbattimento delle emissioni in atmosfera
  • Sicurezza: riduzione rischio esplosioni e incendi
  • Economico: abbattimento degli sprechi di prodotto (gas-saving)
Tecnici Specializzati
VED leader nel settore delle Fugitive emission propone un piano di sviluppo LDAR completo di tutti i suoi aspetti, utilizzando le migliori tecnologie disponibili in commercio e l’esperienza maturata dopo anni di attività. il programma LDAR, attraverso l’utilizzo di sistemi informatici integrati (GFE2.0), rientra nelle BAT (Best Available Technologies) che, in linea con la direttiva europea 96/61/CE, consente l’attuazione di una politica ambientale mirata al miglioramento continuo dei processi produttivi, snellendo le procedure di coordinamento tra i reparti coinvolti nel programma delle attività.
Censimento FotograficoP&Id interattiviMonitoraggio VOC, HAPInterventi di manutenzioneLa ReportisticaGestione Dati

“…un’ immagine vale più di mille parole…”

censimento-fotograficoPer ogni linea individuata si procede ad un censimento fotografico che consente di catalogare ogni singola sorgente ed identificarla con un Tag numerico sovrapposto ad un immagine della stessa. L’immagine riporta anche il riferimento all’apparecchiatura in oggetto. Le fotografie scattate vengono riportate sul P&Id di pertinenza in modo da garantire un’associazione tra le sorgenti individuate in campo ed i disegni acquisiti (P&Id). Le foto, infine, saranno messe in relazione ai dati anagrafici delle sorgenti come diametro, caratterizzazione e composizione fluido, fase, ecc…, al fine di creare un archivio sorgenti completo e funzionale. 

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Durante il censimento fotografico è possibile, mediante l’utilizzo di un GPS ad alta sensibilità, registrare le coordinate GPS dei punti censiti che contribuiranno alla caratterizzazione anagrafica delle sorgenti archiviate.

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Il P&Id interattivo offre, oltre al riferimento alle singole sorgenti, la possibilità di associare le stesse foto al P&Id digitale in formato pdf. Tramite un P&Id integrato, sarà possibile infatti la visualizzazione delle foto “cliccando” semplicemente sul disegno nel punto di interesse. Inoltre, con la stessa modalità, per le sorgenti fuori soglia, oltre alla foto di riferimento sarà possibile visualizzare la relativa scheda con le informazioni sulla perdita.

“Creato per migliorare la gestione dei molteplici dati legati ad ogni singola sorgente emissiva, attraverso  na digitalizzazione integrata.”

Individuazione delle sorgenti divergenti – fuori soglia

foto-fuori-sogliaDopo aver individuato, caratterizzato e catalogato tutte le sorgenti, i tecnici specializzati nel monitoraggio eseguono le misure di emissioni fuggitive mediante l’utilizzo di strumentazione portatile. Il monitoraggio viene svolto in ottemperanza alle norme:
• EPA METHOD 21 (allegato F del protocollo EPA 453/R-95-017). In particolare la strumentazione utilizzata dipende dal tipo di fluido ispezionato;
• UNI EN 15446 “Measurement of fugitive emission of vapours generating from equipment and piping leaks” (Luglio 2008);
• DOCUMENTO ISPRA N° 18712 (01/06/2011) e relativo ALLEGATO H.
• EPA 453/R-95-017 “Protocol for Equipment Leak Emission Estimates” (November1995);
Individuazione e segnalazione sorgenti D IVERGENTI
Durante la fase di monitoraggio vengono individuate le sorgenti fuori soglia, che presentano un emissione maggiore della leak definition (tipicamente 10.000 ppmv). Per queste sorgenti viene eseguita, dall’operatore di monitoraggio, un’etichettatura in campo mediante l’applicazione di apposite targhette segnaletiche, e la successiva segnalazione alla committente.

Gli oltre 40 anni di esperienza di manutenzione on-site al servizio del programma LDAR

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La nostra metodologia sulla gestione di VOC Il programma LDAR trova piena efficacia con l’operatività della VED dalla misurazione alla eventuale riparazione e miglioramento del risultato in termini ambientali e di sicurezza.

  • Vantaggi della Manutenzione VED: Controllo qualità intervento di manutenzione; il monitoraggio della perdita in real-time con l’intervento di manutenzione garantisce un elevato indice di successo: riparazione della perdita.
  • Gli interventi risultano più veloci; il tecnico VED abbatte i tempi necessari a trovare la sorgente in campo.
  • Il flusso di informazioni viene gestito interamente da VED diventando più snello e garantisce il completo rispetto dei tempi di intervento richiesti dall’allegato H del documento ISPRA.

“Validazione della manutenzione mediante Remonitoring in real-time, sulle sorgenti critiche.”

Dare visibilità ai risultati derivanti dalle attività di manutenzione

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Alla fine di ogni campagna di monitoraggio LDAR, è possibile quantificare l’emissione pre e post manutenzione ed il relativo abbattimento. Tale quantificazione viene eseguita utilizzando il modello di calcolo della norma EPA 453/R-95-017 “Protocol for Equipment Leak Emission Estimates”. VED propone un report finale che approfondisce tutti gli aspetti del programma svolto ed evidenzia i risultati in termini di abbattimento delle emissioni derivanti dalle attività di manutenzione.

  • Analisi della distribuzione delle sorgenti per tipo, stato ed area di appartenenza.
  • Distribuzione delle emissioni per tipologia di componente, zona d’impianto, tipologia di stream, range di emissione.
  • Analisi dell’efficienza della manutenzione e relative distribuzioni dell’abbattimento delle emissioni.

 

GFE1.4, il software nato per i dati LDAR

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Il software dedicato GFE 1.4, pensato e sviluppato per la gestione intuitiva del programma LDAR, consente di interagire con i dati ed i processi coinvolti in detto programma e fornisce un potente mezzo per audit interni ed esterni (enti di controllo). Esso consente di archiviare i dati di monitoraggio, compresi i video-rilievi da sistema OGI (Optical Gas Imaging). è inoltre possibile archiviare e gestire dati di manutenzione, così come prescritto dalle normative vigenti.

Il GFE 1.4 si presta inoltre alla customizzazione a seconda delle necessità del cliente. Dietro specifiche richieste è possibile l’implementazione di nuove funzioni custom.

RICERCA RAPIDA SORGENTI
Attraverso l’utilizzo di molteplici filtri è possibile eseguire una ricerca puntuale delle sorgenti
SORGENTI CRITICHE
Una finestra dedicata consente la rapida ricerca delle sorgenti critiche
STORICO
Per ogni sorgente è possibile visualizzare ed estrarre lo storico in termini di monitoraggio e manutenzione
ESPORTAZIONE FORMATI FILE
Esportare i dati in formato Excel e pdf per successive eventuali elaborazioni
VISUALIZZAZIONE TREND
Analisi delle emissioni pre e post manutenzione

I Dispositivi

PER OGNI TIPOLOGIA D I COMPOSTO LA MIGLIORE TECNOLOGIA DISPONIBILE

La VED, da sempre attenta alle innovazioni tecnologiche di settore, si avvale di un parco strumenti di ultima generazione che consente il monitoraggio di qualsiasi sostanza volatile, per offrire un servizio sempre più completo.

Il Monitoraggio di VOC

monitoraggio GFE emissioni impianti industrialiPer le sorgenti accessibili, convoglianti VOC (Volatile Organic Compound) viene utilizzato un FID portatile (Detector a ionizzazione di fiamma) con range di misura 0-100.000 ppmv

Monitoraggio di Ammoniaca, H2S HF

VED GFE monitoraggio emissioni Per le sorgenti accessibili convoglianti HAP (High Azardous Pollutants) quali Ammoniaca, idrogeno solforato, acido fluoridrico, viene utilizzato un PID portatile (Detector a Foto ionizzazione) con range di misura 0-20.000 ppmv

Monitoraggio di idrogeno, monossido di carbonio, anidride solforosa

GFE VED monitoraggi Fugitive EmissionPer le sorgenti accessibili convoglianti inorganici quali Idrogeno, SO2, viene utilizzato un TCD portatile (Detector a Termo-conducibilità) con range di misura 0-800.000 ppmv

Sorgenti non accessibili

strumento-monitoraggio termocameraPer le sorgenti non accessibili, nonché per lo sviluppo di programmi Smart LDAR, viene utilizzato il Gas finder (Optical Gas imaging) che possiede la doppia funzione Rilievo termico/OGI

Date 11 ottobre 2016

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